Riparare Apple Watch …
This post is also available in: English (Inglese)
Riparare il vetro di un Apple Watch è quasi impossibile. Se vi capita di romperlo come è capitato a me senza accorgervene è anche abbastanza frustante. Vi sono alcune cose che è opportuno sapere e che diventano palesi solo quando l’incidente accade.
La Apple ha creato nel tempo un oggetto che restituisce anche l’ora, in realtà viene spesso acquistato per altri motivi. Dalla versione 4 ad oggi, siamo alla 6, il focus dello sviluppo è andato nella direzione della salute e del monitoraggio della propria forma fisica. Dentro il quadratino che alcuni portano al polso vi è una significativa capacità di elaborazione, molti sensori ed una batteria.
Il design dell’Apple Watch risente di una filosofia costruttiva e di scelte ingegneristiche frutto di una attenta mediazione tra le varie necessità. Dal punto di vista della progettazione lo spazio è dunque un elemento molto importante. Lo schermo oled ed il vetro a sua protezione sono stati costruiti per restituire una grande area visiva e per essere una efficiente periferica di output.
L’Apple Watch inoltre aggiunge alle varie funzioni di analisi e tracciamento della propria salute anche sofisticate funzioni di pagamento ed in alcuni casi di identificazione. Insieme a schermo oled e vetro di protezione Apple aggiunge a questi scopi un sensore NFC, questo rende la possibile riparazione ulteriormente complicata.
Quando il vostro Apple Watch prende un colpo i danni possono andare dalla semplice rottura del vetro di protezione (in alcuni modelli è vetro zaffiro) sino al danno allo schermo oled sottostante. Capire l’entità del danno vi dice se è possibile una riparazione.
Se cercate tramite il sito di Apple il costo della riparazione del vetro danneggiato o di uno schermo oled rotto è equivalente o quasi al costo di acquisto nuovo dell’Apple Watch, in particolare dei modelli più economici. Durante la costruzione schermo oled e vetro di protezione vengono incollati insieme ed a questo viene aggiunta la circuiteria NFC. Mentre il processo di assemblaggio è industriale l’eventuale smontaggio può avvenire solo artigianalmente con l’uso di mani esperte
Sottoscrivere Applecare+ per un modello economico non agevola molto ed è comunque un bel costo extra, vale circa un quarto del valore dell’Apple Watch stesso. A questo in caso di danno vanno aggiunti il valore della franchigia per incidente da corrispondere sempre alla catena del valore di Apple. Non poco.
Io prima del nuovo modello 6 ho posseduto per 2 anni la precedente versione 4 non avendolo mai protetto in modo particolare ed avendolo usato quotidianamente senza particolari problemi all’acquisto del modello nuovo non ho cambiato strategia.
Il mio uso è al polso sinistro, vado in moto, in bici, scio di inverno, palestra 2/3 volte la settimana, vita da ufficio e scrivania, lo indosso quando faccio la doccia, al lago quando nuoto e quando dormo, di fatto lo tolgo solo per ricarica e quando faccio il bagno turco o la sauna in palestra. Sono sicuramente nella fascia di coloro che lo usano in maniera continuativa ed i due anni precedenti senza problemi mi hanno forse fatto sovrastimare la sua robustezza.
Tornando al design lo schermo ed il vetro escono dalla cassa e salgono bombati verso l’esterno. Questo assicura nella versione da 44 mm una gran bella leggibilità che non sarebbe possibile altrimenti. Allo stesso tempo mostra uno dei pochi punti deboli dell’Apple Watch o comunque mostra un punto in cui l’utente può dire la sua immaginando una protezione extra.
Quando dopo soli 2 mesi di possesso del mio nuovo Apple Watch ho scoperto che il vetro di protezione si era rotto ero bello seccato. Non avevo stipulato l’Applecare+, il costo della riparazione ufficiale è estremamente elevato al punto che vale la pena di acquistarlo nuovo.
Se invece cercate in internet sul classico motore di ricerca, ad esempio, scoprite una cosa estremamente interessante. Oltre alla sostituzione qualcuno provvede a quella che chiama rigenerazione. Questa consiste nella sostituzione del solo vetro di protezione dello schermo oled ed è possibile solo nel caso lo schermo oled sottostante sia integro. Questo per mia fortuna è stato il mio caso.
L’operazione ovviamente non è in garanzia e non viene fatta da Apple. Io ho trovato un laboratorio che lo fa e che si è organizzato per farlo a Messina. Certo all’inizio sei un poco stupito, una simile attività te la immagineresti nella ricca Brianza o nell’operoso Veneto ma ai fini puramente storici è bene ricordare che sino ai primi anni del 1900 la Sicilia era la regione più industrializzata di Italia.
Il patrimonio industriale è stato ridotto al minimo all’inizio del Regno d’Italia dai piemontesi che hanno sistematicamente forzato lo spostamento delle maggiori attività in altre zone del paese ad incominciare dai cantieri navali di Palermo a cui venne tolta la concessione a favore della Toscana dove vennero riaperti.
Inoltre, la Sicilia è culturalmente un crocevia da circa 3 millenni, fenici, greci, arabi e spagnoli hanno lasciato ognuno le proprie esperienze. Trovarvi dunque un laboratorio artigianale qualificato la dice lunga sul fatto anche in Sicilia si possono fare belle cose.
Nel dettaglio, paio di messaggi su WhatsApp ed una breve telefonata hanno fugato i miei dubbi e detto fatto ho spedito via corriere il mio Apple Watch per la rigenerazione.
Il processo, è opportuno chiarirlo, può avvenire solo se lo schermo oled sottostante è intatto. In questo vi aiutano dal laboratorio chiedendovi di fare un paio di foto spedendole poi via internet. Diagnosticato come riparabile potete spedire.
La rigenerazione avviene mediante il distacco del blocco NFC/schermo/vetro dalla cassa in metallo, successivo smontaggio delle singole parti tra loro e sostituzione dello schermo in vetro danneggiato.
Il processo si avvale di apparecchiature di precisione, ad esempio una fresa per facilitare il distacco con lama di soli 0,2 mm, di tanta esperienza fatta nel tempo e di sicuro anche di qualche fallimento senza il quale nessuno impara. Si paga dunque questo insieme di cose, l’unicità del procedimento, le attrezzature non disponibili a tutti e l’esperienza.
Costo a parte che vi invito a verificare di persona e che mi ha fatto propendere per la rigenerazione invece che lo spreco estremo ed il riacquisto del nuovo, sono molto felice che il laboratorio esista ed esista a Messina.
Tra qualche ora riavrò indietro il mio Apple Watch riparato e ve darò traccia. Sin d’ora un grazie a chi mi ha assistito in questa piccola disavventura e ad una realtà artigianale riparaora.it che pur se in maniche di camicia, mentre al nord nevicava (trattasi di invidia lo ammetto), non si è delocalizzata ma anzi brilla di luce sua in una regione complicata, complessa, ricca di esperienze umane uniche e patrimonio di tutto il paese e parte di una Europa che deve rinnovarsi trattenendo a sé il suo meglio.
Chiudo con una personale disamina di Apple e degli economics di questo prodotto. Il costo in sé per le funzioni che assolve non è stratosferico ma è alto. Apple oltre che produrre oggetti di qualità vuole anche guadagnare e questo non mi sembra un reato come alcuni purtroppo sostengono. Certo in caso di caduta accidentale o di colpo sul vetro… (io ancora devo capire come e dove lo ho rotto) è una bella seccatura…
Facciamo 2 conti insieme… l’ultima versione quella più sofisticata, è in vendita a circa 450 euro nella versione da 44 mm di dimensione con cassa di alluminio. Ha tutti sensori ed assolve alle funzioni più complesse. L’Applecare+ al momento in cui scrivo costa circa 100 euro, permette 2 incidenti ogni 12 mesi e dura 2 anni, la franchigia ne costa 65 per incidente. Alla luce di questi numeri forse con una vita discretamente attiva come la mia avrei fatto bene a stipulare l’assicurazione. Per fortuna ho trovato chi si è inventato un lavoro artigianale e mi è venuto incontro. Buon lavoro riparaora.it e grazie. Andrea
Commenti recenti